XT 3D stampante 3d olandese ultimaker 09CES 2015, il decollo della stampa 3D

Erano infinite le soluzioni per la stampa 3D mostrate al Consumer Electronics Show di Las Vegas: scanner, stampanti e filamenti di nuova generazione, software aggiornati. Un breve elenco di alcune delle novità più interessanti.

Molte, moltissime le soluzioni per la stampa 3D che erano visibili al Consumer Electronics Show di Las Vegas. Aziende di tutto il mondo proponevano stampanti e nuovi materiali utilizzabili con questi prodotti e di seguito proponiamo un elenco breve di alcune delle tantissime cose interessanti che abbiamo avuto modo di vedere.
3D System
CocoJet è una stampante 3D per il cioccolato. È in grado di lavorare cioccolato fondente, al latte o cioccolato bianco e potrebbe essere impiegato da panettieri e cioccolatieri per creazioni uniche. La società ha avviato una partnership con Hershey, il più grande produttore di cioccolato di qualità in Nord America e leader mondiale nella vendita di confezioni di cioccolato. La società ha mostrato anche le stampanti 3D della serie ChefJet, stampanti alimentari 3D professionali, full color e certificate per produrre caramelle e decorazioni commestibili. Il produttore ha creato una tecnologia ad hoc (ColorJet Printing (CJP) per la creazione di dolci e caramelle. Altra interessante novità è Touch, un dispositivo che consente la progettazione di modelli 3D in modo semplice eliminando la necessità di conoscere i CAD e permettendo quasi di “toccare” ciò che si sta creando mentre si sta ancora disegnando. Il costo è piuttosto abbordabile: 499 euro.

Airwolf 3D
La nuova s stampante desktop 3D AW3D HD-R di AirWolf (4595$) permette di stampare capi d’abbigliamento e accessori. Per distinguersi dai vari espositori presenti a Las Vegas, nello stand dei californiani erano ogni due ore organizzate sfilate con Sandy, una ragazza che indossava vari capi d’abbigliamento e accessori stampati in 3D. L’abito “AXIOS Dress” è stato progettato su misura per la ragazza da Cameron Williams, è realizzato in ABS Wolfbend TPU e TPE, con materiali che costano in tutto circa 78 dollari.

Fuel3D
Fuel3D ha annunciato un veloce scanner 3D (1490$) basato su una tecnologia sviluppata dall’Oxford University, e con il quale è possibile scansionare qualsiasi oggetto (anche il viso di una persona) e ricreare modelli di alta qualità stampabili con dettagli fino a 350 micron (0.35mm).

FormsLab
La società Formslab mostrava la versione aggiornata de software per la stampa 3D Form 1+ con rilevanti miglioramenti in termini di velocità e funzionalità, tra le altre cose ora in grado di stampare in modalità bozza (“draft mode”) accelerando la stampa senza o con dettagli fino a 200 micron. Il tutto è molto interessante soprattutto in virtù del lancio del mese scorso di una resina flessibile come materiale di stampa per il loro dispositivo. Una nuova architettura (“Smart Support”) permette ai sistemi di questo produttore di usare il 60% di materiale in meno. Un modello di esempio (la classica torre degli scacchi) è stato stampato in meno della metà del tempo richiesto prima sfruttando le stampanti FDM. La società ha anche mostrato uno speaker creato quasi interamente con stampanti 3D (tutto è stato creato “in casa”, eccetto pochissimi elementi) usando nuove resine flessibili e la resina nera lanciata lo scorso anno.

Makable
Robo 3D ha presentato Makable.com, un marketplace di condivisione file per la stampa 3D utilizzabile anche da semplici appassionati che vogliono mettersi in contatto con utenti per creare modelli 3D da stampare.

MakerBot
MakerBot ha annunciato nuovi filamenti realizzati con materiali compositi in metallo, pietra e legno. Miscele mescolate con dei normali filamenti in PLA permettono di sviluppare a nuovi materiali compositi per stampe 3D ancora più realistiche. I nuovi filamenti PLA+, sono composti dalle varianti Limestone (pietra calcarea), Maple Wood (legno d’acero), Bronze (bronzo) e Iron (ferro). Per stampare con i nuovi materiali è però necessario un estrusore specifico per i nuovi materiali; tutte le stampanti 3D di quinta generazione del produttore (prodotte dalla sussidiaria Stratasys) supportano un estrusore Smart che può essere facilmente cambiato. I nuovi estrusori saranno in vendita per la seconda metà dell’anno. La società ha anche annunciato miglioramenti per l’app MakerBot Mobile (per la stampa da iOS e Android) con anteprime e nuove funzioni per l’invio in stampa.

Robo 3D
L’azienda che ha raggiunto un notevole successo sul sito di crowfounding Kickstarter, a Las Vegas ha presentato le stampanti 3D R2, R MEGA, e R Mini. La R2 (1500$) offre volume di costruzione di 25x25x25 cm, doppio estrusore, supporto a materiali multipli; la 3D R Mega (10.000$) offre maggiore aerea di stampa (1 metro cubo) ed è rivolta a professionisti. La R Mini (400$), infine, è piccola (volume: 11x11x11 cm) e pensata per chi è alle prime armi. Di particolare interesse è Spectrom, un uovo sistema di stampa 3D a colori che sfrutta l’estrusione. Sfruttando il processo FDM si possono ottenere diverse colorazioni senza necessità di intervento da parte dell’utente. Il sistema di estrusione Spectrom sarà disponibile per la stampante 3D R1 di Robo 3D permettendo di stampare in 64 colori diversi. Il produttore afferma che a breve sarà possibile ottenere fino a 30.000 colori con un unico estrusore.

Sculpteo
Clément Moreau, CEO di Sculpteo, mostrava in anteprima FinalProof, un servizio che simula le potenziali perdite di dettaglio che potrebbe verificarsi durante le stampe 3D, mostrando un’anteprima realistica dell’effetto di stratificazione. Il rendering è a detta della società molto dettagliato, consentendo in pochi secondi di avere davanti l’aspetto di quello che sarà l’oggetto fisico, compresi potenziali difetti nel risultato stampato. Il servizio sarà disponibile gratuitamente per gli utenti Sculpteo, tenendo conto del “Print 3D Dossier’, elenco completo di tutte le caratteristiche della stampa 3D, compresso controllo di solidità, e modelli in scala.

WobbleWorks LLC
A Las Vegas era visibile la nuova versione della penna 3D 3Doodler, un oggetto unico nel suo genere che permette la creazione di oggetti di vario tipo. La versione rinnovata è più sottile e leggera (50 grammi) rispetto a prima. Il prodotto originale, lo ricordiamo, era stato finanziato grazie alla raccolta di ben 2.3 milioni di dollari sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter. Da allora sono state vendute oltre 125.000 unità (in pratica il dispositivo 3D più venduto di sempre). La nuova penna è il risultato di due anni di ricerca e sviluppo, è rivestita di alluminio, integra un sistema di azionamento riprogettato, un nuovo design dell’ugello, flusso d’aria migliorato, offre controllo della velocità, ottimizzazione della temperatura, migliore consumo energetico. Con la nuova penna sono previsti 4 accessori, compresa la base DoodleStand, sei ugelli intercambiabile, un pedale e una batteria portatile (“jetpack”) per il design in movimento.    Il produttore afferma che con la batteria la penna 3D è utilizzabile per oltre 3 ore utilizzando filamento PLA, e oltre 2 ore con ABS. Il costo previsto è di 99$ (compresi 4 pacchetti di filamenti) o 130$ (nella versione con gli accessori).

Ultimaker
Ultimaker, azienda della quale si è molto sentito parlare lo scorso anno, ha presentato due nuove versioni della Ultimaker 2: la piccola Ultimaker Go e la sorella più grande, Ultimaker Extended. I nuovi modelli potranno essere pre-ordinati da marzo, con distribuzione prevista per aprile. A detta del produttore sono costruite con parti e materiali premium sfruttando tecnologie di stampa ad alta definizione. La versione compatta (1.195 euro il prezzo di listino) non ha piano riscaldato è destinata ai maker che vogliono cominciare a lavorare con il 3D sfruttando un prodotto premium e anche portatile; il modello Ultimaker 2 Extended (2.495 euro il prezzo di listino) è destinata al mercato delle piccole e medie imprese, secondo il produttore una delle più veloci sul mercato con velocità fino a 300 mm al secondo, offre risoluzione di 0,02 mm per layer e supporto per volumi di 10 cm. Entrambi i prodotti lavorano con filamenti di Pla e Abs.

Xyzprinting
Di nuovo offerte nel settore alimentare. La “foodo printer” di Xyzprint è una stampante 3D ad hoc in grado di lavorare il cibo. Anziché leganti, polveri, leghe e polimeri, si usano ingredienti quali il cioccolato o altri impasti lavorabili. Al momento l’utilizzo è pensato per la decorazione di torte, permettendo facilmente di creare forme 3D di vario tipo. La società mostrava vari esempi di decorazioni possibili, tutte realizzabili in pochi minuti. La Food Printer di XYZPrinting sarà disponibile nel secondo trimestre di quest’anno con prezzi che dovrebbero aggirarsi intorno ai 500 dollari circa 420 euro. La stessa società ha presentato ovviamente anche altri prodotti, tra i quali Da Vinci Junior, una stampante 3D a basso costo (349$) con una dimensione di output di 150 x 150 x 150 mm. Un prodotto più completo e complesso è la Nobel 1.0, che ha una risoluzione fino a 25 micron sull’asse Z e di 300 micron sugli assi X e Y; funziona con resina fotopolimerizzante e ha un prezzo sicuramente aggressivo: 1.499$ (1.264 euro al cambio odierno).

DI MAURO NOTARIANNI  da macitynet.it

Lascia un commento