the buccaneerFiniranno per costare niente come le stampanti tradizionali ?

Si sta rivelando un grandissimo successo la campagna su Kickstarter per The Buccaneer, la stampante 3D di The Pirate 3D in vendita a 347 dollari (circa 266 euro): in appena 4 giorni il device ha raggiunto il traguardo dei 500.000 dollari di finanziamenti per il progetto su Kickstarter.

Un risultato ancor più notevole se si pensa che solamente nei primi 10 minuti dopo il lancio del 30 maggio era già stata raggiunta quota 100.000 dollari, che rappresentava l’obiettivo iniziale.
Rispetto agli altri modelli di stampanti 3D già presenti sul mercato nella fascia di prezzo sotto i 1.000 dollari, la Buccaneer punta a conquistare utenti che non siano esperti nell’utilizzo di questo tipo di tecnologie, facendo affidamento sulla semplicità di utilizzo del device e sulla posibilità di creare i progetti in 3D direttamente sul proprio smartphone, inviandoli poi alla stampante.
È anche grazie a questa impostazione che Pirate 3D è riuscita ad offrire la Buccaneer ad un prezzo così basso: il margine di profitto per ogni unità venduta è molto basso, ma l’azienda punta a rifarsi grazie al software ed a progetti per creazioni 3D. Una sorta di “omaggio” ad Apple, insomma: creare un device e poi offrire una vasta gamma di prodotti incentrati su di esso.
Guardando la Buccaneer, si potrebbe persino scambiare la stampante per un prodotto di Cupertino, grazie ad un design minimalista in alluminio. Del resto le persone dietro a Pirate 3D non hanno mai fatto mistero dell’ammirazione per il lavoro di Steve Jobs. Persino il nome dell’azienda richiama “I pirati di Silicon Valley”, il film del 1999 di Martyn Burke che racconta l’ascesa di Jobs e di Bill Gates.
“Molte persone importanti – scrivono quelli di Pirate 3D nella pagina del progetto – credono che la tecnologia della stampa in 3D non sia pronta per le abitazioni. Con rispetto, noi dissentiamo. Aiutandoci ad avere successo, ci state aiutando a portare questa tecnologia a chiunque, ad un prezzo che sia facilmente alla portata. Il nostro sogno è rendere l’esperienza dell’utente semplice per quanto possibile ed ‘aprire’ questa tecnologia, riuscendo allo stesso tempo a non essere avidi ed a non spremere i nostri clienti per profitti insostenibili (molto ironico per dei pirati)”.

The Buccaneer, la Stampante 3D low-cost di Pirate 3D (Credits: Pirate 3D/Kickstarter)
Sicuramente una grandissima mano per il successo del finanziamento del progetto è stata fornita dalla grande attenzione che c’è in questo momento intorno alle stampanti 3D: questa tecnologia è balzata spesso agli onori della cronaca nelle ultime settimane, grazie ai suoi molteplici potenziali utilizzi: si va dalla possibilità di stampare cibo, attualmente allo studio grazie ai finanziamenti forniti dalla NASA, sino alla pistola The Liberator, i cui progetti sono stati liberamente disponibili in rete sino allo stop imposto dal Dipartimento di Stato USA.
Il sogno di Steve Jobs era quello di portare un computer in ogni casa: molti anni dopo i suoi “adepti” potrebbero riuscire nell’impresa di far arrivare in tutte le abitazioni un device finora alla portata delle tasche di pochi. A quanto pare, ci sono dei nuovi pirati che scorrazzano per i mari della tecnologia.

da it.ibtimes.com

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