canalysTutti i numeri della Stampa 3D.

Canalys, «varrà 3,8 miliardi di dollari entro l’anno»
Secondo la prima ricerca di Canalys nel settore, il mercato delle periferiche per la stampa di oggetti tridimensionali e consumabili varrà quest’anno 3,8 miliardi di dollari e raggiungerà i 16,2 miliardi entro il 2018. Le grandi prospettive di crescita e l’ingresso di nuovi costruttori promettono scenari di mercato molto fluidi nel corso dei prossimi cinque anni
di Piero TodorovichNUOVI NUMERI E TREND01 Aprile 2014
MakerBot, la scatola magica progettata da Bre Prettis
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L’interesse per le nuove stampanti 3D ha contagiato anche gli analisti di Canalys, che hanno annunciato uno specifico programma di ricerca e analisi di questo segmento nascente del mercato periferiche IT oltre alle prime stime e previsioni. Il mercato ha raggiunto nel 2013 un valore complessivo pari a 2,5 miliardi di dollari (comprendente le vendite di stampanti 3D, materiali e servizi associati) e crescerà quest’anno fino a quota 3,8 miliardi. Canalys prevede ritmi di crescita molto sostenuti almeno fino al 2018, quando il valore totale del mercato della stampa 3D raggiungerà 16,2 miliardi, con un tasso medio annuo d’incremento (nel periodo 2013-2018) pari al 45,7%.

Quello delle stampanti 3D è segmento di mercato molto promettente. Gli avanzamenti tecnologici sono rapidi, i tempi di stampa si riducono e aumentano le tipologie di oggetti realizzabili in termini di materiali, colori e finitura. I prezzi delle periferiche sono in caduta e questo sta rendendo la tecnologia alla portata di una grande varietà di utilizzatori professionali e consumer, sia pure dotati delle necessarie competenze base di CAD. La stampa 3D, secondo gli analisti, ha raggiunto un livello di affidabilità sufficiente per produrre prototipi e modelli di ogni tipo per ogni sorta d’utilizzo. Attraverso l’ulteriore maturazione dei prodotti, potrà avere un grande potenziale in numerosi settori come l’engineering, l’architettura, il campo aerospaziale e della difesa. Non mancheranno inoltre le applicazioni in campo sanitario (per la fabbricazione di protesi). In soldoni, dobbiamo aspettarci un più forte impatto di questa tecnologia nel corso dei prossimi cinque anni.

Nel breve termine, Canalys prevede lo sviluppo di centri servizi “printing-to-order”, almeno finché le stampanti non saranno più diffuse e tecnologia non abbia fatto uteriori passi avanti. Secondo gli analisti, c’è spazio per la realizzazione di centri stampa in grado di indirizzare la crescente domanda di prodotti personalizzati che la tecnologia della stampa 3D rende possibili. Secondo Canalys, la domanda continuerà a crescere spinda da tre fattori: la ricerca di personalizzazione, la convenienza e l’efficienza della realizzazione. Rispetto ad oggi molti più oggetti industriali potranno essere personalizzati al momento dell’ordine. Potranno essere stampati localmente oppure inviati da grandi centri specializzati. La stampa 3D promette inoltre un minore spreco di materiali e di energia nei processi convenzionali di produzione.

Esclusa la parte di servizi e consumabili, il valore del mercato delle sole stampanti 3D è cresciuto del 109% nel 2013 a 711 milioni di dollari e viaggia con una previsione d’incremento del 79% per quest’anno, verso l’obiettivo dei 1,3 miliardi. Il valore del mercato delle sole stampanti sarà di 5,4 miliardi nel 2018. Ia differenza rispetto al valore complessivo (16,2 miliardi di dollari) dà un’idea dell’elevato valore che avranno i consumabili, sia sotto forma di materiali plastici di stampa sia come materiali removibili di supporto per le realizzazioni più elaborate.

Secondo gli analisti, il mercato della stampa 3D è oggi a un nuovo punto di flesso: dalla fase di massima curiosità e minima concretezza a quella in cui la tecnologia è supportata da prodotti innovativi, funzionali e robusti. Si tratta in ogni caso di un mercato giovane da cui aspettarsi l’ingresso di nuovi costruttori (tra i quali anche i pesi massimi della stampa, come HP) e quindi grandi cambiamenti negli anni a venire. Il mercato plurimiliardario dei prossimi cinque anni potrebbe insomma apparire molto diverso da com’è ora.

da ict4executive.it

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