Matteo Renzi stampato in 3d al maker faire di Roma 01Anche per Renzi il selfie ora è in 3D
A Venezia il presidente del Consiglio si è divertito a provare una nuova tecnologia che sta affascinando sempre più persone e si è fatto fare la scansione tridimensionale
La notizia risale ad alcuni giorni fa, ma in effetti un premier che si fa scansire in 3D non è una cosa che si vede tutti i giorni. Eppure la rivoluzione dei maker e dell’artigianato digitale è uno dei fenomeni più sorprendenti di questa epoca, come ha dimostrato la recente Maker Faire di Roma e come ha dimostrato anche Barack Obama (a cui Renzi ha fatto visita da poco), dichiarando il 18 giugno, in occasione della prima White House Maker Faire, la «Giornata Nazionale del Making».
Anche Renzi, che non ha mai nascosto il suo interesse per le nuove tecnologie – Twitter in primis – è così stato catturato dal fascino di farsi fare un «selfie in 3D», cioè di usare uno scanner 3D, in questo caso il modello Artec EVA, il più diffuso per questo genere di servizi ai consumatori, per creare un’immagine digitale e tridimensionale di sé stesso.

L’Artec EVA è un «giocattolino» da oltre 10.000 euro e in Italia lo vendono già diverse società (tra le più note, se siete incuriositi, ci sono 3DZ, Sintesi Sud e Selltek). Di fatto funziona come se fosse una «fotocamera digitale 3D», che scatta centinaia di foto tridimensionali una dopo l’altra da cui elaborare la forma di un oggetto. Lo scanner è solo l’occhio ed è collegato a un computer sufficientemente potente da elaborare tutte queste immagini. Siamo solo agli albori ma tra qualche anno questi sistemi ci permetteranno di «digitalizzare» e poi di stampare in 3D una copia di qualsiasi oggetto.
Durante un evento che si è tenuto recentemente a Venezia, i tecnici di Sintesi Sud, uno dei più importanti servizi di scansione e stampa 3D professionale in Italia, sono riusciti a «catturare» l’attenzione del premier che non si è tirato indietro e anzi, divertito, si è prestato alla scansione (come dimostrano le immagini, tratte dal loro account di Facebook). Questo significa che è stato bombardato dai flash dello scanner, che gli girava intorno a 360°. Questo processo ha permesso di creare una “nuvola di punti” cioè la ricostruzione del busto del Premier come se fosse composto da milioni di puntini.
Il file è stato acquisito e verrà elaborato dal computer per creare un modello tridimensionale che potrebbe anche essere stampato in 3D. Con questo sistema oggi sempre più persone stanno creando delle «miniature» – o selfie 3D – di sé stessi e dei loro cari, in momenti particolarmente importanti, come un matrimonio o una ricorrenza speciale. Questi cloni sono in alta definizione e a colori, identici all’originale in tutto e per tutto. Si potrebbe usare, in teoria, per clonare anche un piccolo esercito di mini-Renzi, e il premier farebbero certamente comodo per andare incontro alle esigenze di un Paese che, per rialzarsi, ha disperatamente bisogno di cavalcare questa nuova rivoluzione tecnologica

di Davide Sher da corriere.it

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